FERRARA

Ufficiale medico, volontario di guerra in terra d’Africa, in zona aspramente contesa, destinato a servizi arretrati, chiedeva ed otteneva l’assegnazione ai reparti di primissima linea.
Riuscito a raggiungere una località avanzata, già accerchiata dal nemico, durante vari giorni di accanita battaglia, animoso e temerario, era costantemente sulle posizioni più esposte per assolvere il suo dovere.
Non volle tregua alla generosa fatica e rifiutò l’avvicendamento.
Sotto intenso bombardamento nemico da terra, dal cielo e dal mare, benché ripetutamente invitato ad abbandonare la baracchetta soggetta a tutte le offese dove, con stoica fermezza, era intento a salvare l’altrui vita, volle rimanere sul posto fino a quando, mortalmente ferito, cadeva col bisturi tra le mani.
Fervente patriota, di purissima fede, eroica figura di medico e di soldato, sempre pronto, in sei mesi di guerra, all’offerta estrema per l’assolvimento della sua generosa e nobile missione. Bardia (A.S.), 2 gennaio 1941.