FERRETTI

FERRETTI

Veterinario presso un battaglione alpino, durante un aspro combattimento, si offriva di sostituire un comandante di plotone caduto e si lanciava arditamente al contrassalto alla testa del reparto. Riusciva, dopo aspra lotta a colpi di bombe a mano, a respingere il nemico infiltratosi nelle nostre linee ed a metterlo in fuga infliggendogli gravi perdite.
Benché gravemente ferito, continuava ad incalzare l’avversario. Colpito una seconda volta a morte, lanciava le ultime bombe sul nemico attonito di fronte a tanto ardimento.
Agonizzante e conscio della prossima fine, pronunciava fiere parole animatrici per i suoi alpini.
Orfano di guerra, sull’esempio paterno immolava volontariamente e con sublime eroismo, la giovane esistenza educata al più puro amore di Patria ed alla sacra religione del dovere. 

Pljevje (Balcania), 1° dicembre 1941