Sanitario delle prime formazioni partigiane della Valsesia, partecipava attivamente, come combattente alle più rischiose imprese, dando continue prove di coraggio e di altruismo notevoli.
Dirigente di un ospedaletto da campo, sorpreso con i sui degenti da un reparto fascista in divisa partigiana, si adoperava con tutte le sue forze per impedire che il nemico sfogasse contro di questi la sua ferocia e continuava fino all’ultimo ad assisterli ed a rincuorarli. Ammassato con essi sul sagrato di una chiesa cadeva sotto il piombo nemico innegiando alla patria e alla libertà.
Forno di Valstrona, 9 maggio 1944.