PANFILI

PANFILI

                                                                                                                                   

 

Ufficiale medico di una colonna impegnata contro soverchianti forze nemiche, volontariamente assumeva il comando di una squadra e teneva bravamente testa all’irruenza dell’avversario.

Costretto a ripiegare in una posizione sistemata a difesa e saputo che un suo collega era stato gravemente ferito, si slanciava fuori della posizione, volontariamente, per la ricerca del collega.

Ferito una prima volta ad un fianco non desisteva dallo scopo e, trovato l’ufficiale già cadavere, provvedeva ad occultarlo per evitare lo strazio della salma.

Durante tale suo pietoso ufficio trovava gloriosa morte.

Esempio fulgido di eroismo e di elevatissimo senso del dovere.

Sellassié, 17 luglio 1938. (R.D. 19 febbraio 1940)

 

Note biografiche.

Nasce nel 1911 a Budapest (Ungheria).

Il padre è ufficiale della marina austriaca, ma al termine del primo conflitto mondiale passa nella marina italiana. La famiglia si trasferisce quindi a Trieste dove Odorico trascorre l’infanzia e la gioventù.

Laureatosi nel 1935 in Medicina presso l’Università di Bologna col massimo dei voti. Sostiene l’esame di Stato presso l’Università di Padova e nel febbraio 1936, viene chiamato alle armi ed ammesso come Allievo Ufficiale alla Scuola di Sanità Militare di Firenze dalla quale, nel luglio dello stesso anno al termine del corso, viene inviato in licenza in attesa della nomina ad Aspirante Ufficiale Medico.

Ai primi di agosto viene quindi destinato per il servizio di prima nomina presso il 3° reggimento artiglieria alpina di stanza a Gorizia.

Fervente patriota, chiede di partire volontario per l’Africa orientale e nel dicembre 1936 parte da Napoli destinato a Massaua. 

Dopo un breve periodo di servizio in Eritrea viene trasferito presso l’ospedale militare di Addis Abeba in Etiopia, divenuta colonia italiana.

Tuttavia egli vuole essere destinato a reparti “combattenti” e dopo insistenti e ripetute domande viene finalmente assegnato alla 19ª brigata coloniale, 70° battaglione distaccato in località Martula Mariam.

Il 17 luglio 1938 impegnato con il reparto in un duro combattimento contro i ribelli, visto cadere il proprio comandante sottotenente Minocchia, in un slancio di generoso senso del dovere, trova gloriosa morte. La sua salma sepolta presso il cimitero italiano di Addis Abeba, l’anno successivo, rientra in Italia e viene tumulata nella tomba di famiglia a Trieste.

(da “Il Medagliere” I Quaderni dell’Associazione Nazionale Alpini vol. 2, Edizioni ANA, e-book 2012, pagg. 169-170)